VIRTUAL SHOWROOM, LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA MODA
L’identità del consumatore online è completamente cambiata. Durante la pandemia in Italia si è registrata una crescita a doppia cifra nel commercio sul web. Un trend che si innesta sulla necessità di trasferire online ai consumatori l’esperienza tattile che si vive nei negozi. Si stima infatti che circa 100 milioni di persone useranno le tecnologie AR (augmented reality) VR (virtual reality) per fare acquisti nell’anno (fonte: Gartner). Non solo: entro il 2021, il mercato della realtà virtuale è destinato a crescere a 64 miliardi di dollari e la VR advertising (ed entrate relative) costituirà una parte significativa di esso (fonte: ABI Research).

In questo scenario, l’agenzia di marketing e vendita online Velvet Media è riuscita a resistere alla crisi e addirittura a crescere. Tra i motivi del successo l’introduzione nell’offerta dei virtual showroom: spazi online programmati in 3D, dove immagini che ruotano a 360 gradi si inseriscono in edifici reali, fatti di stanze, scale e ascensori. Nell’anno del Covid, l’agenzia ha deciso di aprire una business unit per sviluppare i più evoluti marketplace esistenti sul mercato digitale, veri e propri negozi costruiti in uno spazio interamente virtuale, grazie alla collaborazione con In2Real, digital boutique fiorentina specializzata in applicativi di realtà virtuale, computer grafica, ologrammi e virtual showroom.
“Abbiamo messo a sistema le più avanzate competenze del settore per dare vita ai più evoluti virtual showroom presenti sul mercato”, spiega Andrea Zaniolo, responsabile new business in Velvet Media. “Chi li prova, si emoziona. Entra dentro un mondo virtuale, lo può navigare in modo immersivo, scegliendo dove muoversi come fosse dentro un edificio reale. Quando incontra l’oggetto da comprare o da analizzare, lo può muovere a piacimento e quasi toccarlo. Per farselo spedire a casa, bastano pochi click e la carta di credito. I virtual showroom sono lo strumento ideale non solo per i brand di abbigliamento ma anche per qualsiasi azienda che abbia bisogno di mostrare i propri prodotti ad agenti o clienti, e che voglia avere un’anima green e risparmiare sui tempi e sui costi che la normale presentazione di un catalogo implicherebbe”.

“Le possibilità di perfezionamento e personalizzazione sono infinite”, spiega Alessio Badia, direttore della divisione Velvet Fashion. “Si può dare l’accesso libero o filtrato da password ai clienti, ma anche controllare passo dopo passo, se non persino guidare, la visita dell’utente grazie alla presenza di avatar come store assistant. Si può verificare in diretta quello che il cliente osserva o clicca, fornendo indicazioni aggiuntive e suggerimenti sui migliori abbinamenti. E si possono anche organizzare eventi riservati e incontri con gli stakeholder più diversi, 365 giorni all’anno e 24 ore su 24. Tutte queste possibilità consentono ai brand di personalizzare a tal punto l’esperienza di acquisto all’interno dei loro virtual showroom da dare vita a un modo completamente nuovo e inedito di accompagnare i clienti alla scoperta dei propri prodotti, in una dimensione completamente “phygital”. Si intuisce da sé, quindi, il potenziale in termini di marketing e brand experience di uno strumento del genere. E non solo oggi con la pandemia, ma anche in futuro”.
Revolver Requeen, Aeronautica Militare, Museum, Impresa Tessile, White Show Milano, Infiniti Design alcuni dei brand presenti nel portfolio clienti dell’agenzia.
Michela Ridolfi